L'ISTINTO
06/02/2025L'istinto: la voce dimenticata, una narrazione complessa e intelligente
Durante i miei studi di psicologia, la parola "istinto" è stata sorprendentemente assente. Ho ritrovato questo concetto vitale solo nella psicobiologia.
L'esclusione dell'istinto dalle discipline scientifiche è comprensibile: si tratta di un fenomeno sfuggente, difficile da definire e quantificare. Nella cultura odierna, "istinto" evoca immagini di brutalità, pericolo e irrazionalità.
Tuttavia, biologia ed etologia riconoscono sempre più l'istinto come fonte di informazione interna, avvicinandolo al concetto di intuito.
L'istinto emerge prepotentemente nelle narrazioni che hanno plasmato la nostra specie:
- nei libri sull'animalità
- negli studi di psicobiologia
- nelle scienze naturali
- nelle favole, nei simboli e nei miti
Proprio questi ultimi hanno acceso la mia curiosità.
L'antropologia ci insegna che l'essere umano ha sempre cercato di dare un senso all'ignoto attraverso storie e immagini.
L'istinto di narrare, di attribuire significato agli eventi, è universale.
Le neuroscienze confermano che il nostro cervello costruisce narrazioni per dare coerenza all'esperienza.
La peculiarità umana risiede nella capacità di intrecciare fatti reali e immaginari. Jung collegava l'istinto agli archetipi e all'inconscio collettivo, mentre le neuroscienze moderne lo riconducono alle narrazioni del passato.
L'istinto, quindi, è ben più di una forza bruta: è una narrazione complessa e intelligente. Le nostre storie, le nostre parole, sono rappresentazioni dei nostri flussi di energia, delle nostre percezioni del mondo.
James Hillman definisce le immagini e i racconti come "i modelli più profondi del funzionamento psichico, come le radici dell’anima che governano le prospettive attraverso cui vediamo noi stessi e il mondo".
In sintesi, l'istinto si manifesta attraverso le narrazioni spontanee, non artefatte da condizionamenti mentali o copioni emotivi, con cui diamo forma alla nostra realtà. Nel modo spontaneo in cui ci raccontiamo le esperienze, nelle parole che usiamo, nei giudizi che esprimiamo, riveliamo la nostra essenza.
Il benessere deriva dalla costruzione di storie autentiche. Le parole che affollano i nostri pensieri e le immagini che popolano la nostra immaginazione sono la chiave per scoprire la nostra vera natura.
Letture consigliate:
- "Il mito greco e la manutenzione dell’anima" di Giuseppe Conte
- "Medicina narrativa" di Rita Charon
- "Medicina narrativa e bioetica della cura. Tre riflessioni sull’atto medico e la distinzione tra malattia e patologia" di Daniele Cananzi