PAS E ANIMALI: SECONDO PUNTO DI CONTATTO
11/11/2024La sensibilità e l'ottica animale non replica per dire ad altri cosa fare e come essere.
Se pur con affetto, se pur con buone intenzioni, se pur con l’intenzione di aiutarci, spesso le risposte di molti umani sono indicazioni su cosa fare o su come essere.
Pochi sono gli umani che ascoltano senza commentare, sostenendo col sorriso e un abbraccio e guardando a ciò che esprime il soggetto.
Dall’ascolto di tante indicazioni e tanti "consigli" nasce la frequente sensazione di non essere abbastanza, che non arriveremo a ciò che per noi è importante, che resteremo inadeguate o inadeguati ad uno o più contesti.
E' importante riconoscere quanto la comunicazione giochi un ruolo chiave nelle relazioni e il modo in cui altera la percezione di noi stessi e dell'altro.
Essere sensibili, in un modo che spesso altri non comprendono, non significa essere sbagliate o sbagliati, tuttavia spesso questo è ciò che ci arriva.
Occorre tenere presente che sensibilità e alta sensibilità forniscono una lettura del mondo molto più intensa e dettagliata, da cui nascono necessità, desideri e bisogni diversi da quelli di molte altre persone.
Con gli animali non umani, che non pongono aspettative e richieste, che ci riportano alla semplicità, sentiamo di tirare un gran sospiro di sollievo.
Per restituire loro lo stesso ascolto libero da aspettative e richieste possiamo iniziare a osservarli nella loro unicità anziché in ciò che vogliamo o non vogliamo da loro.
Porsi con un animale non umano solo come soggetto accudente o nella veste di "salvatore" dà spazio alle nostre aspettative, riproponendo lo stesso meccanismo di comunicazione umana.
Possiamo invece dare spazio a ciò che loro ci mostrano delle loro vite, provando a integrarlo con le nostre (per scoprire come ci sono le consulenze personalizzate tra specie, le esperienze in natura e la scuola di formazione dedicata alla relazione tra umani, cani e cavalli)
Si tratta di evolvere il modo in cui ce ne prendiamo cura, spostando l’attenzione dal dare indicazioni su cosa dovrebbero fare e come dovrebbero essere a cosa già fanno e come sono facilitandoli in esperienze che arrichiscano la loro conoscenza di sé e del mondo.
Come non piace a noi essere sottoposti a pressioni e richieste che non onorano chi siamo e la nostra sensibilità, non piace neanche agli animali non umani, proprietari di una sensibilità accentuata per natura, essere spinti ad adeguarsi a modelli e richieste che non onorano chi essi siano come soggetti.
Una relazione basata sul reciproco ascolto e sulla valorizzazione delle caratteristiche soggettive, porta con sé la capacità di adattarsi a situazioni e ambienti.