LA PSICOLOGIA SPECISTA

02/10/2024

 Psicologia specista: un limite da superare

 

L'etimologia di "psicologia" (anima e logos) rimanda allo studio della parte "non materiale" degli esseri viventi: morale e intelligenza. Tuttavia, la sua applicazione è stata ristretta quasi esclusivamente agli animali umani, escludendo le altre specie.

 

Questa restrizione è giustificabile?

 

Un'analisi dei termini "anima", "animale", "pensare" e "logos" rivela una realtà diversa:

 

  • Anima: principio vitale presente in ogni essere organizzato, legato a ciò che è invisibile.
  • Animale: essere dotato di anima, capace di pensare e deliberare.
  • Pensare: valutare tramite l'intelletto, basandosi sulla cognizione (acquisizione di informazioni).
  • Logos: capacità di pensiero e ragionamento, attribuita persino a entità astratte.

 

Da questa analisi emerge che ogni essere vivente possiede la capacità di raccogliere, organizzare e valutare informazioni.

 

Perché, allora, la psicologia è limitata agli umani?

 

La "psicologia animale" esistente si concentra sul comportamento osservabile, ignorando la sfera interiore. Questa è una visione antropocentrica che considera l'umano come metro di paragone, perpetuando una "psicologia specista". Inoltre l'essere umano è spesso osservato, dal punto vista psicologico, solo in relazione alla specie stessa escludendo l'appartenenza al mondo animale e la connessione con esso.

 

 

Questa psicologia specista è limitante. Come può facilitare la comprensione e il benessere delle relazioni interspecifiche, o alleviare la sofferenza di animali non umani?

 

 

È necessario ampliare le prospettive, distinguendo tra la psiche umana e l'esperienza interconnessa di tutti gli esseri viventi. Fino a quando l'umano sarà studiato isolatamente, non potremo comprendere appieno la salute e il benessere in un ecosistema interconnesso.

 

 

Dobbiamo abbracciare una psicologia antispecista, che veda ogni essere vivente come soggetto, e superare le dicotomie antropocentriche di soggetto/oggetto e di razionale/irrazionale.

Fonte etimologica: https://etimo.it/

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