COS'E' LA PSICOLOGIA ANTISPECISTA

08/01/2025

 

Psicologia antispecista: un'utopia necessaria?

 

 

Non esiste, ad oggi, una disciplina codificata come "psicologia antispecista". Gli studi sulla psiche animale si frammentano tra neurobiologia, riflessioni filosofiche e comparazioni con la psicologia umana, spesso inadeguate. Manca una visione olistica che riconosca la complessità e l'unicità dell'esperienza animale, al di là di modelli e comparazioni.

 

 

Possiamo davvero comprendere dall'esterno la mente di un altro essere vivente?

 

La sua coscienza, i suoi sentimenti, le sue esperienze, intrecciate in modi imprevedibili?

 

E soprattutto, a quale scopo, quando l'esperienza diretta e l'empatia ci offrono una via di comunicazione più autentica?

 

 

La mia esperienza personale e professionale mi spinge a sfidare le prospettive riduttive e meccaniciste che generano confusione e sofferenza. Dobbiamo imparare a riconoscere le "verità universali" che tali non sono, e le interpretazioni soggettive spacciate per oggettive.

 

 

La psicologia tradizionale ha spesso isolato l'essere umano, studiandolo come specie a sé, ignorando la sua profonda interconnessione con il mondo animale. Noi siamo parte di un regno, di un ecosistema, in una rete di relazioni che ci influenzano e che influenziamo.

 

 

Dobbiamo, quindi, riscoprire la flessibilità del pensiero e la nostra natura di animali in relazione. Invece di cercare di definire una "psicologia antispecista", potremmo impegnarci a integrare una prospettiva antispecista in tutte le discipline, superando l'antropocentrismo e abbracciando una visione più ampia e rispettosa della vita.

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